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NOTIZIE AZIENDALI

Primark ha aderito al progetto United Nations Fashion Charter

Primark ha già messo in pratica diversi processi nelle fasi di produzione, distribuzione e vendita con l’obiettivo di misurare e ridurre la propria impronta di carbonio.

Primark annuncia la propria adesione alla Carta per la Moda Sostenibile delle Nazioni Unite (UNFCCC, United Nations Framework Convention on Climate Change), facendo suo l’ambizioso obiettivo di impatto zero e impegnandosi a ridurre del 30% le emissioni di gas serra (GHG, Greenhouse Gases) entro il 2030.

Aderendo alla Carta, Primark si impegna a ridurre le emissioni all’interno della sua intera catena del valore, spingendosi oltre i processi sui quali ha un controllo diretto (che rientrano nello “Scope 3 Emissions”) e che comportano la maggiore impronta di carbonio. Primark si impegna inoltre a definire e implementare un percorso di decarbonizzazione, basandosi sui metodi definiti all’interno dell'iniziativa Science-Based Targets.

Primark ha già messo in pratica diversi processi nelle fasi di produzione, distribuzione e vendita con l’obiettivo di misurare e ridurre la propria impronta di carbonio. Con l’intento di ridurre le emissioni Scope 1 e Scope 2, i team che si occupano della gestione e delle operazioni all’interno dei negozi Primark sono costantemente alla ricerca di iniziative concrete per migliorare l’efficienza energetica dei punti vendita. Ad esempio, nel 2015 Primark ha creato l’Energy Reduction Group (ERG) con l’obiettivo di individuare e implementare iniziative di risparmio energetico negli store.

Primark ha lavorato senza sosta per misurare le proprie emissioni di tipo Scope 3 al fine di identificare nuove opportunità di riduzione dei gas serra e ottenere così un impatto ambientale e sociale positivo. Primark sta già registrando notevoli risultati nella riduzione delle emissioni generate dall'utilizzo di tessuti e materiali grezzi, principale fonte delle sue emissioni di gas serra. Di seguito, ecco alcune delle principali modalità attraverso le quali Primark opera in modo sostenibile:

  • ha raddoppiato il numero dei prodotti realizzati con materiali riciclati, per un totale di 40 milioni di articoli entro l’autunno;

  • dal 2013 dedica un programma di formazione su pratiche più sostenibili indirizzato ai coltivatori di cotone e nel 2019 ha ampliato notevolmente il Primark Sustainable Cotton Programme, impegnandosi a formare 160.000 agricoltori entro il 2022 e portare a 60 milioni il numero di articoli realizzati con cotone sostenibile;

  • dal 2010 collabora con divere associazioni di beneficienza per donare gli articoli invenduti e raccogliere fondi da destinare ai più bisognosi;

  • ha attivato un programma di raccolta dedicato ai clienti dei negozi nel Regno Unito in modo che possano donare i loro indumenti, scarpe e borse per riciclarli e riutilizzarli. Primark vorrebbe esportare questo programma anche in altri mercati;

  • ha affiancato i fornitori impegnati nel settore manifatturiero a implementare il Sustainable Apparel Coalition’s Higg Facility Environmental Module, uno strumento per monitorare il consumo energetico e le emissioni di carbonio negli stabilimenti in cui vengono realizzati i prodotti Primark;

  • in collaborazione con la società di ottimizzazione del packaging PAC-D, ha sviluppato un programma di formazione per gli stabilimenti dei suoi fornitori il cui scopo è misurare accuratamente i prodotti in modo da poterli imballare nel modo più efficiente nei cartoni di spedizione per eliminare lo spazio vuoto. Grazie a questo programma, Primark è stata in grado di salvare 2,26 milioni di metri quadrati di materiale corrugato dall'essere prodotto, consegnato e riciclato.

  • utilizza le spedizioni via terra, invece che per via aerea, per la maggior parte delle spedizioni che i fornitori inviano a Primark. Inoltre, non appena queste vengono consegnate presso i magazzini, gli stessi camion che recapitano i prodotti presso gli store Primark raccolgono anche i rifiuti restituendoli ai centri di distribuzione. Così facendo, si riduce il numero di camion su strada così come il volume di rifiuti depositati presso i punti vendita.

**Katharine Stewart, Ethical Trade and Environmental Sustainability Director di Primark, ** ha dichiarato: "Siamo lieti di entrare a far parte dell'UNFCCC e per questo motivo ci impegniamo a ridurre le emissioni inquinanti lungo la nostra catena del valore. In qualità di rivenditore che opera a livello internazionale, troviamo molto stimolante individuare nuove soluzioni per far fronte al cambiamento climatico, un ambito nel quale c’è ancora molto da fare. Nonostante le nostre grandi ambizioni per rendere il business più sostenibile, siamo fortemente convinti che anche i nostri più piccoli cambiamenti possano fare la differenza, proprio per via della nostra presenza globale. Vogliamo realizzare tutto ciò senza trasferire i costi sui nostri clienti, poiché crediamo che l'abbigliamento ecosostenibile debba anche essere accessibile”.

Note per i redattori:

  • La Carta per la Moda Sostenibile delle Nazioni Unite (UNFCCC, United Nations Framework Convention on Climate Change) ha come obiettivo quello di azzerare entro il 2050 ogni tipologia di emissione.

  • Scope 1 Emissions: emissioni dirette di gas serra derivanti da strutture di proprietà o controllate da Primark.

  • Scope 2 Emissions: emissioni derivanti dalla generazione di elettricità acquistata da Primark presso i nostri negozi, uffici e centri di distribuzione.

  • Scope 3 Emissions: emissioni indirette risultanti dalle attività di Primark che si svolgono al di fuori del suo controllo.

  • Maggiori informazioni sui programmi di sostenibilità di Primark sono disponibili qui.

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